Ceramiche fini da mensa a vernice rossa (terra sigillata), frammenti di marmi architettonici rifiniti, mosaici ed elementi collegabili a rilievi funerari in marmo indicano che nel territorio alcune famiglie conducevano una vita agiata e potevano permettersi residenze di un certo lusso e monumenti funerari di pregio.
Per la maggiore qualità degli apprestamenti e degli elementi di arredo si segnalano, ad esempio, i siti di Podere sant'Andrea e Ponticella/Siberia, dove probabilmente si situavano due ville urbano-rustiche.
Il primo occupa un’ampia superficie terrazzata leggermente decliviante circoscritta dalla scarpata erosiva del torrente Savena. Fra i materiali qui recuperati alcuni frammenti di sigillata nord-italica con decorazioni ad applique, un piatto con bollo EROS in cartiglio rettangolare, un disco frammentario di lucerna con figura panneggiata sembrano delimitare l’arco di vita del complesso fra l’età augustea e il I sec. d.C.
Sempre dal sito di Sant'Andrea proviene, del tutto eccezionalmente, il frammento di una lastra di rivestimento marmorea che ritrae una figura maschile di profilo, di cui è conservata solo la testa in atto di essere laureata da un’altra figura (una Vittoria?) superstite solo nella mano e nell’avambraccio, di fattezze femminili. È un reperto davvero interessante, in attesa di essere adeguatamente studiato per comprenderne l’effettiva funzione. In via di ipotesi, potrebbe anche trattarsi di un elemento relativo a un monumento funerario riconducibile alle architetture sepolcrali affermatisi in regione entro la prima metà del I sec. d.C., in cui non mancano richiami al ruolo pubblico o militare del defunto.
Trattandosi di un recupero in superficie non v’è certezza assoluta della sua connessione con il contesto archeologico: non si può escludere infatti che il reperto sia stato, nel tempo, raccolto nei pressi e portato in loco per un qualche fine. La presenza di altri monumenti funerari, nel greto del Savena, approssimativamente all’altezza di S. Ruffillo, e quindi assai prossima in linea d’aria, è ad esempio testimoniata da una stele con busti-ritratto oggi conservata presso il Museo Archeologico di Bologna
A monte della frazione Ponticella, in località Siberia, nel secondo sito contraddistinto da un più alto livello delle sue soluzioni edilizie sono documentati elementi pavimentali pertinenti a due diversi vani d’abitazione: uno tappezzato di tessere laterizie a forma di pelta con inserto musivo centrale, l’altro fornito di un tessellato bianco con fascia nera e, forse, elementi geometrici sempre neri.Un gruppo significativo di elementi lapidei di media e piccola taglia - frr. di cornici con diversi tipi di modanatura, frr. di lastre, fr. di un elemento circolare decorato a rilievo – realizzati in marmo bianco o con venature rosate e violacee, sottolinea il pregio architettonico di questo impianto abitativo,