La villa rustica di Roncadello, situata lungo la riva sinistra dell'Idice su un ampio pianoro collinare prospettante sul fiume, godeva di condizioni insediative ottimali, simili a quelle di numerosi siti di epoca romana individuati nelle vallate fluviali parallele. La localizzazione sulle prime colline a sud della via Aemilia doveva consentire inoltre all'azienda agricola di inserirsi nei traffici commerciali imperniati sulla via consolare e su Bononia e di integrare la cerealicoltura con colture specializzate (vigneti e frutteti), allevamento ed eventualmente pastorizia, e forse anche con altre attività dell'economia boschivo-pastorale di montagna, come il commercio di legname.
In particolare il rinvenimento di un glirarium, dolio per l'allevamento dei ghiri, attesta l’utilizzo alimentare di questo animaletto, noto anche attraverso una ricetta di Apicio, gastronomo, cuoco e scrittore romano.
Gli ambienti della villa sembrano organizzati intorno ad una corte interna scoperta: nel complesso la sequenza doveva costituire il settore residenziale della villa, vale a dire l'appartamento del proprietario che si sviluppava con un triclinium/oecus (stanza da pranzo/soggiorno) e con alcuni cubicola (stanze per il riposo notturno).
Era anche dotato di un ambiente pavimentato a mattoni sesquipedali sul quale poggiavano delle suspensurae (pilastrini che sorreggevano i pavimenti). Sia il pavimento a ipocausto, per far circolare l’aria calda, sia la presenza di mattoni forati consentono di identificarlo come un vano riscaldato adibito a funzioni termali (calidarium o tepidarium). L'esistenza di almeno una stanza dipinta è testimoniata da alcuni frammenti di intonaco colorato.
Lungo il lato nord-orientale della corte interna doveva essere ubicata la pars fructuaria della villa comprendente dei vani adibiti a magazzino, fra cui probabilmente una cella vinaria per la fermentazione del vino entro dolia e forse un calcatorium per la pigiatura dell'uva.
La ceramica fine da mensa rinvenuta attesta che un certo benessere dovette caratterizzare costantemente l'insediamento di Roncadello dalla tarda età repubblicana fino ad almeno il III sec. d.C. L'excursus cronologico rivelato dai manufatti copre un lungo arco di tempo, dal II - I secolo a.C. al VI secolo d.C.