Spronato sin dagli anni più giovanili da interessi geologici e paletnologici, diviene allievo del Capellini – pur senza mai laurearsi – e nel 1871 individua e comincia ad esplorare la Grotta del Farneto. Dopo un'assenza dall'Italia di alcuni anni e una permanenza in Sardegna che gli consente di fare importanti ritrovamenti, nel 1879 riprende le indagini lungo le vallate appenniche e scopre la stazione preistorica di Castel de' Britti.
Nel 1881 dà inizio a nuovi scavi al Farneto, che continuerà sino al 1888, dibattendosi tra mille difficoltà esistenziali ed economiche, ed organizza per i visitatori l’accesso alla grotta, tentando anche di fornire un servizio di visite da lui stesso guidate.
Le avverse condizioni economiche lo costringono intorno al 1890 ad abbandonare per sempre il Farneto. Morirà in povertà a Firenze, in un letto d'ospedale.
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Le avverse condizioni economiche lo costringono intorno al 1890 ad abbandonare per sempre il Farneto. Morirà in povertà a Firenze, in un letto d'ospedale.
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